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Ibiza, le saline
La storia e l’economia di Ibiza sono legate allo sfruttamento e alla produzione di sale.
Sin da tempo immemorabile, il clima insulare ha reso possibile l’estrazione e la raccolta di questo prodotto marino. E’ attestato che nel secolo XII gli arabi esportavano sala da ibiza fino al nord Africa.
I governanti catalani portarono avanti tale attività, ma la cedettero agli ibizenchi in cambio di un pagamento annuale in contanti.
L’Universitat d’Eivissa gestì questo accordo e il sale divenne la propria fonte di finanziamento per sostenere, tra l’altro, la costosa difesa dell’isola.
All’epoca tutti gli ibizenchi si beneficiavano dell’estrazione del sale e venivano sorteggiati i lotti in cui sarebbe avvenuta la raccolta: i proprietari delle imbarcazioni caricavano il prodotto nel porto di Sa Sal Rossa e Sa Canal, e pagavano in contanti. Il ricavato veniva poi spartito tra i salinai e l’Universitat.
Lo sfruttamento del sale passò in mano ai privati nel 1873. Attualmente le saline continuano ad essere attive e gran parte della produzione esportata viene usata per la salatura del pesce e contro la formazione di ghiaccio nell’asfalto.
Parc Natural de Ses Salinas
Tra le spiagge più conosciute e frequentate di Ibiza, un posto d’onore lo merita sicuramente Playa de Ses Salines. Non tutti sanno però che si trova all’interno di un Parco Naturale Protetto (Parc Natural) che nasconde tante piccole meraviglie.
Uscendo da Eivissa in direzione aeroporto, troviamo l’uscita per Ses Salinas e Es Cavallet.
Passato il mitico Dc10, edonistico club della vera Ibiza, ci troviamo all’interno del Parco. Sulla sinistra si iniziano a vedere le saline, da cui prende il nome l’omonima spiaggia. All’orizzonte si stagliano le colline e guardando bene si può scorgere la sagoma di Es Vedrà.