Ibizaa

Mi chiamo Barbara, Babyibiza per i vecchi amici. La mia storia con l’isla inizia nell’agosto 2002.
Senza dubbio si è trattato di un colpo di fulmine diventato poi vero amore nel corso degli anni.

La prima volta che ci ho messo piede è stato in seguito alla perdita di mio padre, mancato l’anno precedente. Avevo bisogno di staccare da tutto, dal mio lavoro di segretaria presso uno studio di perizie assicurative, dal senso di vuoto e malinconia che accompagnava le mie giornate tutte uguali, dalla mancanza di un legame importante che mi aiutasse a trovare un senso alla mia realtà.

Ecco che davanti alle tante proposte offerte da un’agenzia viaggi ho optato per Lei. L’ho fatto d’istinto, senza pensarci molto, in fin dei conti sembrava che il suo solo nome bastasse a garantirmi il divertimento, l’evasione, la spensieratezza. Il destino ha scelto di farmi prendere quell’aereo da sola e da quella prima volta ne sono seguite moltissime altre. C’è un’assoluta verità dietro le parole “IBIZA o ti assorbe o ti caccia”, chi come me l’ama così profondamente sa benissimo di cosa sto parlando. Io ne sono stata assorbita completamente e da Lei ho ricevuto moltissimo.

Qui ho conosciuto il mio migliore amico e consolidato rapporti con diverse persone che per me ora sono fratelli e sorelle.

Ricordo ancora le prenotazioni fatte a gennaio, appena uscivano le date di opening e closing e feste varie, le scuse inventate al lavoro per riuscire ad esserci proprio durante “quei” week end o “quelle” settimane, la soddisfazione di riuscire a far combaciare le mie vacanze insieme a quelle di chi come me contava i giorni per tornare.
Nel 2005 ho cominciato a sognare di viverci. Dopo aver fatto un corso di ricostruzione unghie mi son trovata a gestire una vita lavorativa su due fronti. Durante il giorno il lavoro di segretaria in ufficio, alla sera e durante i week end mi dedicavo alle unghie delle amiche, amiche delle amiche e conoscenti varie che pian piano sono diventate mie clienti.

Non vedevo l’ora di tornare a casa e mettermi all’opera, non sentivo la stanchezza e cominciavo a rendermi conto della differenza che esiste tra svolgere bene un lavoro che non ti entusiasma e fare qualcosa che invece ti piace davvero, che senti tuo al 100%. Il punto fondamentale era che io grazie allo stipendio dell’ufficio ci vivevo, e che l’idea di mollare la sicurezza di un contratto a tempo indeterminato in Italia superati i 30 anni era da folli. Sono passati ben 5 anni prima che, ancora una volta, il destino decidesse per me. Continuavo comunque a sognare e a ripetermi che semmai avessi avuto un’occasione per provarci non ci avrei pensato due volte.


Nell’ottobre del 2010 il titolare della società per cui lavoravo mi licenziò perchè, con la crisi, la società dalla quale ero assunta chiudeva i battenti. Dopo un attimo di ovvio smarrimento pensai che, o cercavo un nuovo lavoro in Italia, o provavo a fare il salto. Ho optato per la seconda. Ho passato due settimane in dicembre sull’ isola per rendermi conto di persona di com’era d’inverno. In un mese di tempo ho organizzato il mio trasferimento.

Il primo importante passo era dunque stato fatto. Poi è stata la volta del lavoro. Dedicarmi solo alle unghie non mi bastava più, volevo avere una preparazione più completa nel mondo dell’estetica e avevo nello stesso tempo l’esigenza di praticare lo spagnolo, sicchè mi iscrissi alla scuola di estetica e in due anni sono arrivata al diploma per fare l’estetista a Ibiza.
Ora ho uno spazio tutto mio in un salone situato a San Rafael e continuo anche ad offrire i miei servizi in ville, hoteles, yatches, party e pre-party, matrimoni ed eventi. Collaboro con parrucchieri, agenzie di servizi e concierge.

Sono contenta di vedere che le clienti mi seguono, ritornano e mi mandano altra gente. Mi occupo inoltre di formare come tecnica altre estetiste per conto del distributore delle Baleari dei prodotti Essie.

Insomma oggi, sono davvero felice.