-
Las Dalias, un pezzo di storia di IbizaFamoso come mercatino Hippy dagli anni 90, Las Dalias possiede una storia prestigiosa alle spalle
LAS DALIAS Ibiza ha uno strano modo di creare leggende. L’anno era il 1954. Nel mondo una nuova hit impazzava nelle stazioni radio. Elvis Presley realizzò “That’s all right Mama” mentre Bill Haley uscì con Rock around the clock”.
In Corea, gli americani iniziarono a prendere posizione contro il comunismo e nella loro terra d’origine si riproducevano come pazzi nel periodo cosiddetto del “Baby boom”.
Nello stesso momento, a Ibiza, il carpentiere Joan Mari costruiva con l’aiuto delle sue proprie mani e quelle di 4 operai un bar sulla strada chiamato semplicemente “Las Dalias”.
La sera dell’apertura, il giorno della festa del patrono del villaggio di San Carlos (4 novembre), il bar guadagnò una cifra pari a 6600 pesetas. Un drink costava una peseta. Se si calcola che la popolazione dell’area era di circa 500 persone, si può immaginare che megaparty ci fu quella notte.
Il bar all’epoca aveva una dance hall dove suonavano band dal vivo e fu subito eletto a “centro sociale” dell’isola: qui si tenevano festival, eventi culturali, proiezioni, manifestazioni culturali. Il riscontro da parte della popolazione fu così elevato che il parroco della chiesa di San Carlos decise di aprire un cinema all’interno della propria parrocchia: evidentemente questo “rimedio” non tenne lontani i giovani da Las Dalias, diventato ormai per quella parte di popolazione ibizenca cattolica un luogo di perdizione.
Negli anni Sessanta il turismo nella isola fece un notevole balzo in avanti. Joan, che aveva l’occhio lungo per gli affari, costruì un ristorante accanto alla sala da ballo e iniziò ad offrire ai tour operator dei “pacchetti” comprendenti cena e spettacolo. Di lì a poco il grande successo di Las Dalias si sarebbe temporaneamente fermato: molti ristoranti stavano aprendo nella stessa zona.
Alla fine degli anni settanta i venditori hippy del mercato di Es Canar cominciarono a fermarsi per la cena dopo il lavoro proprio a Las Dalias, improvvisando spettacoli e jam session nel giardino del ristorante. Bob Marley ed il suo entourage, in occasione del loro concerto nella Plaza de Toros di Ibiza, cenarono a Las Dalias, in una cortina fumogena dovuta alla quantità di bombe alla marijuana consumate dall’allegro gruppetto.
Qualcosa stava cambiando in questo locale nato come semplice bar. Nel 1984 Joan passò la gestione del locale al figlio 23enne Juanito.
In quegli anni successero molte cose che cambiarono drasticamente Las Dalias. Un gruppo di inglesi amanti del teatro e residenti sull’isola fondarono un’associazione chiamata “Theatre Trust” ed iniziarono ad inscenare spettacoli proprio a Las Dalias.
Nello stesso periodo Juanito instaurò buoni rapporti con lo studio di registrazione “Estudios Mediterraneo”: questa amicizia si convertì in un infinità di concerti di musicisti che lavoravano in questo studio. Anche artisti internazionali hanno suonato a Las Dalias: i Judas Priest, Jimmy Page, Boy George Brian May sono solo alcuni degli artisti ospiti a Las Dalias. Bob Geldof, dopo il “Live Aid”, si rifugiò ad Ibiza per riposare nella finca di un suo amico: famose sono le sue cene all’ormai famoso ristorante.
Ancor più leggendaria fu la visita di Ron Wood dei Rolling Stones che quasi terminò in una “espulsione” per comportamento ai limiti della legalità, dovuto agli effetti dell’ alcool: si dice che per discolparsi il giorno dopo Ron regalò un po’ di dischi autografati ai camerieri. Il giorno di San Valentino del 1985 nacque un nuovo fenomeno: il mercato hippy. Un pugno di venditori aprirono quello che di lì a pochi anni diventò uno dei più grandi mercati ibizenchi.
Nel 1997, con l’arrivo di Chris Gonzales e la sua collaborazione con Juanito, molti eventi furono organizzati: personaggi come Nina Hagen, Lee Rocker e Paul Collins approdarono a Las Dalias.
La festa più importante inserita nel programma del ristorante/mercato fu Namasté, celebrata ogni mercoledì da allora fino ad oggi: nel giardino vengono allestite decorazioni indù, il ristorante serve una cena vegetariana – il tutto accompagnato da balletti, spettacoli musicali a ritmo di sitar.
La più recente “invenzione” è quella della Noche del arte, nella quale 80 artisti riempiono i giardini di questo luogo con le loro opere.
Las Dalias, insomma, è un’istituzione: una volta sull’isla, non potrete non visitare un pezzo di storia di questa terra.Eventi e Orari
Ogni Sabato, dalle 10 alle 20, Las Dalias si riempie di artigiani, giardini colorati, profumi esotici e fantasia.
200 sono i posti occupati dalle bancarelle e il picco di visitatori ha raggiunto 20.000 persone in un solo sabato d’agosto.
Oltre agli abiti, gioielli, artigianato, strumenti musicali, dischi, arredamento, moda, pittura, libri, amache, scarpe fatte a mano, incenso o d’antiquariato, è anche possibile rilassarsi con un massaggio o farsi leggere la mano. Il mercato si estende anche all’interno e nella Sky Lounge.
Las Dalias ospita anche un ristorante con una fusione di cucine, bar di tapas, più wet bar, un punto di succhi di frutta freschi, pizza fatta in casa, granite e una tenda berbera per gustare tè e dolci. Nel pomeriggio, è tempo della reunion del “Soul Bar”, dove i DJ di Las Dalias suonano musica fino alla fine dell’evento.Il mercato notturno di Las Dalias è iniziato nel 2005. Questa è una versione più rilassata del mercato classico. Si compone di più di un centinaio di posti, oltre al “Art Corner” e alcuni dedicati ai bambini.
La selezione delle posizioni è effettuata con criteri di qualità rigorosa e di presentazione.
Oltre lo shopping, c’è spazio per l’intrattenimento in tenda, stand succo o ristorante che è montato sotto il giardino di vigneto per cenare all’aperto.
L’offerta culinaria è arricchita con musica dal vivo, di taglio acustico, etnico e fusion, con frequenti sorprese di concerti di musicisti di fama nazionale e internazionale.I bambini hanno il loro spazio con un teatro di marionette e area gioco.
Il mercato notturno si svolge il lunedì e martedì da giugno a settembre e ad agosto anche la domenica dalle 19 all’una di notte.