IBIZA dice no alle piattaforme petrolifere!
Nel golfo di Valencia, ad una manciata di chilometri da Ibiza, è in programma una perforazione sottomarina per sfruttare – sembra – potenziali nuovi giacimenti petroliferi.
Il progetto, finanziato dalla compagnia scozzese Cairn Energy (che già è stata contestata ampiamente per gli scavi in prossimità del Circolo Polare Artico), ha avuto il via libera dal governo spagnolo malgrado la forte opposizione delle autorità locali.
All’incirca 50 organizzazioni tra Ibiza e la vicina Formentera, incluse istituzioni, hanno formato la “Alianza Mar Blava” per fare qualcosa contro questo scempio e fermare gli scavi.
Pensate ai potenziali rischi:
1) perdita di petrolio e danni gravissimi lungo le coste (come accadde nel golfo del Messico nel 2010, dove si verificò uno dei più gravi disastri ambientali di sembre, con migliaia di vite animali distrutte), che possono essere causati dalle prime trivellazioni che generano potenti onde sonore (tra 10.000 e 100.000 volte più potenti del rombo di un motore di aereoplano)
2) L’impatto sarebbe riconducibile anche all’ecosistema dei prossimi anni (si pensi alla riproduzione dei mammiferi e dei pesci)
3) Gravi danni anche alle acque e alla flora marina: l’antica alga Posidonia (patrimonio dell’Unesco), che contribuisce alla pulizia e alla qualità delle acque ibizenche, sarebbe irrimediabilmente danneggiata così come forti rischi sarebbero generati dal potenziale accumulo di sostanze chimiche tossiche
Dì anche tu NO alle trivellazioni petrolifere!